La motofficina è il luogo dove ricoveriamo le nostre moto per la notte, in attesa del giorno che viene...
Ma forse è soprattutto il luogo in cui le nostre, più o meno consapevoli mani, con una dozzina d'attrezzi e tanta pazienza, operano, fino a che l'idea, l'immagine che avevamo creato nella nostra mente prende forma, diventa tangibile, fino a che quei quattro pezzi di ferro che ci portano in giro nelle nostre affollate ed anonime strade, rinascono tra l'acre odore di benzina e dell'olio motore e finalmente si trasformano nella nostra unica, nobile e indomabile cavalcatura.



sabato 29 maggio 2010

Perchè...


Perchè inventarsi fanali ad occhi a mandorla o dalle mille altre forme strane, quando il ciclopico e semplicissimo faro circolare ci illumina benissimo la strada, integrandosi perfattemante tra gli steli con due semplici staffe!
Perchè lasciarsi ipnotizzare da strumentazioni simili ad un albero di Natale?
Guidando dobbiamo già star ben attenti agli automibilisti stressati, non lasciamoci distrare da "flash di cambiata" o "numero di marcia inserita".
Usiamo l'udito per capire qund'è ora di inserire una marcia, e se il fondo schiene vibra perchè guidiam sottocoppia, allora togliam sto rapporto di troppo.
Niente numeri digitali che impazzano, solo la cara lancetta del tachimetro, perchè i limiti van pur sempre rispettati, e teniam ben d'occhio il conta/km parziale che abbiam azzerato all'ultimo pieno, cosi' via anche la spia del rifornimento.
Perchè montare un manubrio alto e dritto? Sarà anche comodo, è vero, ma vuoi mettere con un ace-bar, che ci fa stendere sul serbatoio, con le braccia allungate attorno ad esso, per creare un rapporto intimo.
Perchè appesantire il mezzo con plasticose e sgargianti carenature? Il motore è parte fondamentale della cara moto, vecchio o nuovo che sia, è pur sempre un'opera d'arte, quindi lasciamolo in bella vista, che si faccia guardare.
A proposito di motore, perchè soffocarlo e addolcirlo con l'iniezione? A quel paese l'elettronica, lasciamogli un bel kit di grossi carburatori, che respiri a pieni polmoni!
Niente pc o cavi u.s.b., armiamoci di cacciavite e santa pazienza se la moto si lamenta; il motore va ascoltato e capito perchè ci
ripaghi, come con le donne!
Perchè scegliere sellini da trampolieri e monochiappa per il passeggero, sapendo che prima o poi vi chiederà di fermarvi per riposare, mentre voi cominciate a divertirvi tra le curve?
La moto va goduta in solitaria, niente cose a tre, quindi ecco il monoposto bello arrotondato, o al massimo una club-man da un posto e 1/2, nel caso che al raduno abbiate rimorchiato.
Perchè lasciarsi condizionare da numeri che indicano mandrie di cavalli o pesi da modella anoressica?
La moto è da sempre sinonimo di libertà, quindi l'importante è salire in sella e cominciare a sognare.
Non servono centocinquanta cavalli, tanto in città non puoi più sfrecciare, anche un affaticato mono può emozionare, se guidato con poesia!
Perchè porsi tante domande, quando la risposta è semplice:
CAFE'-RACER!
La moto che coniuga il passato e il presente, la moto che è sempre esistita!
La moto che esprime sportività ed allo stesso tempo eleganza, romanticismo e senso di sfida!


MANUEL GONELLA

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