La motofficina è il luogo dove ricoveriamo le nostre moto per la notte, in attesa del giorno che viene...
Ma forse è soprattutto il luogo in cui le nostre, più o meno consapevoli mani, con una dozzina d'attrezzi e tanta pazienza, operano, fino a che l'idea, l'immagine che avevamo creato nella nostra mente prende forma, diventa tangibile, fino a che quei quattro pezzi di ferro che ci portano in giro nelle nostre affollate ed anonime strade, rinascono tra l'acre odore di benzina e dell'olio motore e finalmente si trasformano nella nostra unica, nobile e indomabile cavalcatura.



martedì 16 novembre 2010

giovedì 8 luglio 2010

Brushless


Una mano tira la frizione, l'altra preme lo starter e... non succede nulla!

Parte la diagnosi:
Batteria morta: no, segna più di 13 volt...
Solenoide andato: no, scatta senza problemi...
si sarà staccato il cavo dal motorino di avviamento allora!
Smonto la copertura ed è tuttoin regola, verifico la continuità del cavo e niente...

C'è tensione ma non gira!

Tiralo giù, aprilo ed ecco la sorpresa!
In mezzo a tanta abbondanza di polvere di grafite fanno bella mostra di sè due cavi scollegati dalle spazzole eccessivamente consumate.

Due colpi di saldatura tra spazzole e cavi... et voilà! una riparazione un po' volante è fatta
Il motorino garantirà ancora qualche accensione, in attesa delle spazzole nuove.

mercoledì 30 giugno 2010

Triumph? No grazie!

Sette anni ferma, partita al primo colpo, minimo perfetto....

E allora spiegami caro collettore, perchè rimani freddo? Van solo 3 cilindri?! NOOOoooo......

Ma la candela è perfetta! Eh beh allora, giù i carburatori, una pulita di certo non fa male...

lunedì 14 giugno 2010

CAUTION!

Use only air or nitrogen gas!

1983: sospensioni ad azoto, DI SERIE.


domenica 13 giugno 2010

Screw you!

Cambio olio freni?!

Beh dai, considerando che questo sarà dentro dal 2003 se non prima e ormai ha il colore della cioccolata calda, mi pare una buona idea...

Armato di dot4 e tubo per lo spurgo mi accingo all'operazione, vado per togliere le 2 viti che tengono il coperchio della vaschetta e...
ma che....!? MALEDETTA VITE!

Completamente spanata.

E adesso!?
Martello alla mano giù a pestar duro il cacciavite per incastrarlo e avere quella minima presa...

No zero non viene...

Soluzione numero 2: punzone e picchiettare di lato sperando di farla ruotare quel poco che basta per poi afferrarla.

Niente, ferma come prima, e in più ho scavato dei bei solchi in tutta la testa...

Mi reco quindi da un meccanico poco distante da me, restaura moto antiche, a quanto dicono "ne sa a pacchi".
- "Beh guarda, di trapanare la vite di ferro quando è dentro l'alluminio non se ne parla, anche mettendola sotto il trapano a colonna, fossi in te cercherei un coperchio nuovo, spaccherei quello vecchio e cercherei di estrarre la vite usando quei 4 mm di moncone che hai guadagnato togliendo il coperchio..."

COOOOOOOOOOSAAAA?!?!!?
Ma siamo matti!? distruggere un pezzo buono per guadagnare 2 millimetri che in un ipotetico futuro potrebbero forse aiutarmi a tirare fuori la vite!?
E se poi quella non gira comunque?

Perdonatemi, sarò giovane e inesperto, ma preferisco provare a modo mio.

Armato del mio fido trapano e di qualche punta da ferro ho fatto il lavoro:
  • - Passo 1: con la punta più piccola che avevo (1 mm?) un bel preforo, 7-8 mm di profondità
  • - Passo 2: con la punta più grossa che avevo comincio a mangiare la testa della vite
  • - Passo 3: quando l'occhiometro dice che ho quasi finito di trapanare il cono della vite, monto una punta grande quanto il nocciolo della vite (non come la vite, come il nocciolo!), e via giù nel materiale.- Passo 4: comincio a gongolare quando la testa della vite si stacca di netto e libera il coperchio.
  • - Passo 5: Tolto il coperchio continuo a trapanare stando attento a non far finire i trucioli nel prezioso impianto frenante.
  • - Passo 6: forare a mano libera una vite di ferro senza rovinare il filetto d'alluminio su cui è avvitata: non ha prezzo.


Senza incertezze

Massì dai, proviamo così, tanto è sicuro che non parte...

Svuoto le vaschette, benzina nuova, giro la chiave, un colpo di tosse e poi via...

Regolare come un orologio... 7 anni ferma...

venerdì 4 giugno 2010

7 anni...

7 Anni ferma...

E' ora di tornare a ballare...

sabato 29 maggio 2010

Perchè...


Perchè inventarsi fanali ad occhi a mandorla o dalle mille altre forme strane, quando il ciclopico e semplicissimo faro circolare ci illumina benissimo la strada, integrandosi perfattemante tra gli steli con due semplici staffe!
Perchè lasciarsi ipnotizzare da strumentazioni simili ad un albero di Natale?
Guidando dobbiamo già star ben attenti agli automibilisti stressati, non lasciamoci distrare da "flash di cambiata" o "numero di marcia inserita".
Usiamo l'udito per capire qund'è ora di inserire una marcia, e se il fondo schiene vibra perchè guidiam sottocoppia, allora togliam sto rapporto di troppo.
Niente numeri digitali che impazzano, solo la cara lancetta del tachimetro, perchè i limiti van pur sempre rispettati, e teniam ben d'occhio il conta/km parziale che abbiam azzerato all'ultimo pieno, cosi' via anche la spia del rifornimento.
Perchè montare un manubrio alto e dritto? Sarà anche comodo, è vero, ma vuoi mettere con un ace-bar, che ci fa stendere sul serbatoio, con le braccia allungate attorno ad esso, per creare un rapporto intimo.
Perchè appesantire il mezzo con plasticose e sgargianti carenature? Il motore è parte fondamentale della cara moto, vecchio o nuovo che sia, è pur sempre un'opera d'arte, quindi lasciamolo in bella vista, che si faccia guardare.
A proposito di motore, perchè soffocarlo e addolcirlo con l'iniezione? A quel paese l'elettronica, lasciamogli un bel kit di grossi carburatori, che respiri a pieni polmoni!
Niente pc o cavi u.s.b., armiamoci di cacciavite e santa pazienza se la moto si lamenta; il motore va ascoltato e capito perchè ci
ripaghi, come con le donne!
Perchè scegliere sellini da trampolieri e monochiappa per il passeggero, sapendo che prima o poi vi chiederà di fermarvi per riposare, mentre voi cominciate a divertirvi tra le curve?
La moto va goduta in solitaria, niente cose a tre, quindi ecco il monoposto bello arrotondato, o al massimo una club-man da un posto e 1/2, nel caso che al raduno abbiate rimorchiato.
Perchè lasciarsi condizionare da numeri che indicano mandrie di cavalli o pesi da modella anoressica?
La moto è da sempre sinonimo di libertà, quindi l'importante è salire in sella e cominciare a sognare.
Non servono centocinquanta cavalli, tanto in città non puoi più sfrecciare, anche un affaticato mono può emozionare, se guidato con poesia!
Perchè porsi tante domande, quando la risposta è semplice:
CAFE'-RACER!
La moto che coniuga il passato e il presente, la moto che è sempre esistita!
La moto che esprime sportività ed allo stesso tempo eleganza, romanticismo e senso di sfida!


MANUEL GONELLA